giovedì 11 dicembre 2014

Non affliggerti ma eleva una preghiera al Signore

L’afflizione che spesso ci coglie è un opportunità per gridare a Dio e ottenere salvezza. Gli uccelli hanno dei nidi per rifugiarsi, le volpe delle tane; il cristiano invece ha la preghiera.

Si! La preghiera è il porto di sicuro approdo quando stai per naufragare nel mare tempestoso della vita. Nel momento del dolore o dell’angoscia invoca il Signore, eleva a Lui la tua richiesta nel Nome di Cristo Gesù e ottieni ristoro e pace.

Cosa serve per pregare? Lunghi discorsi? Assolutamente no; occorrono poche ma fervide parole; bastano quelle che sono sufficienti per la tua necessità. È anche importante l’intensità della preghiera, la consapevolezza del nostro bisogno e la certezza che solo Lui può aiutarci. Dopotutto le cose preziose sono spesso contenute in piccoli spazi e così, brevemente ma intensamente, Pietro invocò il Signore Gesù quando cominciò ad affondare
Signore salvami! (Matteo 14:30)
gridò e Gesù non fu sordo a quel grido: Pietro fu salvato. E poi ovviamente occorre la fede; fede in Colui che può.
Signore, insegnaci a pregare (Luca 11:1)
chiesero i discepoli... e chiediamo anche noi, Signore insegnaci a pregare!

alzo gli occhi ai monti foto

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